TROZZELLA

La Trozzella è un oggetto che viene trovato nelle tombe dei Popoli Messapici.

Alcuni cenni di Storia riportati su internet  sui popoli messapici di Uxentum

Già abitato in epoca preistorica, divenne successivamente un centro di Messapi tanto notevole da poter coniare una moneta propria. Mantenne una posizione di rilievo anche sotto l’ordinamento romano (latino: Uxentum); fu poi conquistata dai Goti, dai Longobardi e dai Saraceni. Passò quindi ai Normanni. Dal 1398 al 1806, data di soppressione della feudalità, fu via via retta dagli Orsini del Balzo, dagli Artus, dai della Ratta, dai d’Aquino. Dopo essere stata devastata dai Turchi, riconquistò importanza sotto i Pandone, i Vaaz ed ultimamente i d’Amore. La maggior parte dei suoi monumenti è stata rimaneggiata nel XVIII secolo. Notevoli il palazzo vescovile, la Cattedrale dedicata all’Assunta, il castello. Sulla serra delle Fontane, fuori del paese, vi è l’antico tempio basiliano di Santa Maria del Casale (XII sec.) che conserva pregevoli affreschi duecenteschi; mentre più a nord sorge la cripta del Crocifisso (risalente al XIV sec.) decorata con affreschi medievali. Sul Lido della Marina di San Giovanni sorgono le torri angioine del XVI secolo, una delle quali adibita a faro.

Ugento vanta delle origini remotissime. Intorno al 1500 a.C. è stata insediata dai Messapi che hanno lasciato come traccia della loro presenza le Mura Messapiche.
Durante l"Impero Romano, Ugento entrò a far parte del grande disegno espansionistico di Roma, non solo come municipio ma anche come alleato.
Lo scoppio delle ostilità tra Roma e Cartagine indusse la città ad allearsi con Annibale nella vana speranza di riconquistare l"indipendenza e quindi l"antica autonomia.
Fu così che il porto di Ugento venne utilizzato per lo sbarco e l"approvvigionamento dell"esercito di Annibale. Alleanza, questa, pagata a caro prezzo, causa l"epilogo della guerra in favore di Roma. Nell"82 a.C., Ugento divenne Municipio Romano, una volta terminata la guerra. Ugento, con la decadenza dell"impero, venne saccheggiata diverse volte dai barbari e nel 545 distrutta dai Goti e nell"842 dai Saraceni.
Con l"avvento del regno Normanno ci fu un periodo di stabilità durante il quale il centro ottenne la rielezione del Vescovo latino al posto di quello greco, la erezione del Castello sulle rovine dell"antico Castro romano ed un incremento della sua popolazione. In seguito varie signorie si sono avvicendate alla guida del paese che fu nuovamente distrutto nel 1537 dalle truppe di Federico Barbarossa.
La attuale sistemazione del centro storico di Ugento è stata fatta sulla base di un piano di costruzione stabilito nel 1880, anno in cui venne realizzata quella che oggi e chiamata Piazza Vittorio Emanuele II, centro ricco di storia. 
Ugento è situato sul Golfo di Taranto. Antico centro messapico, municipio romano e vittima dei Saraceni e dei Turchi, importante Sede Vescovile fin dal XI secolo.
Ugento, l'antica UXENTUM è oggi un paesino con il suo Castello risalente al XIII secolo, con pianta trapezoidale irregolare con torrioni angolari, due dei quali sono andati distrutti, la Cattedrale, del 1855 dedicata alla Madonna Maria SS Assunta in Cielo, ricostruita su un'altra andata distrutta nell'incursione Saracena, simile al Pantheon, le mura messapiche, costituite da grossi blocchi di pietra accuratamente accomodati tra di loro che formarono un tempo la cinta di protezione del nucleo cittadino e che ancora oggi sono parzialmente visibili e il Museo di Archeologia che custodisce la storia della cittadina. Di Ugento fanno parte le marine di Torre Mozza e Torre San Giovanni, e amministra la frazione di Gemini.Ma Ugento è anche mare azzurro e spiagge  pulite dove dimorano le dune che fanno da cornice a questo incantevole paesaggio. Museo Civico Di Archeologia e Paleontologia di Ugento è stato inaugurato nell"ottobre del 1968. La sede occupa 1100 mq dell edificio dell ex convento dei Francescani, situato in pieno centro storico. Venne istituito con decreto dell allora Presidente della Repubblica On. Giuseppe Saragat, in occasione del primo convegno dell"Associazione dei Comuni messapici, peuceti e dauni, svoltosi a Ugento.I lavori di sistemazione del Museo hanno consentito di schedare molti degli 800 e più reperti del patrimonio comunale e che rappresentano un vasto arco di tempo che va dal VI a.C. al I-II sec d.C. in epoca medievale. Quindi anfore commerciali, crateri, anfore a trozzella, coppette, piatti, terrecotte votive e architettoniche, monete greche, romane e della Zecca Ugentina, urne cinerararie e inumati di infante della fine del II sec. a.C. e il pezzo forte, lo ZEUS (fine sec. VI a.C.) costituiscono il nucleo prevalente della collezione museale. Si ambienta su due piani, il piano terra custodisce un  laboratorio di Restauro, una sala tomba dell atleta, una sezione lapidea e alcuni affreschi.